Cari amici di Cuggiono e Castelletto,
oggi sono abbastanza diffuse le “scuole” di meditazione o di preghiera (di tipo cristiano oppure non). Tra coloro che le frequentano, magari senza troppa perseveranza, l’aspettativa è quella di un certo benessere interiore o mentale e spesso la motivazione sottostante è il tentativo di rompere la pesantezza dello stress, che la frenesia delle giornate porta con sé.
Più raramente si manifesta una ricerca autenticamente religiosa: ovvero il desiderio dell’incontro con Dio e l’esperienza della sua amicizia. E anche in questo caso (magari è solo una mia impressione un po’ pessimista) sembra che l’incontro con Dio sia più frutto di “qualche tecnica mentale/spirituale”, piuttosto che dono/agire dello Spirito santo in un cuore umano che si dispone all’accoglienza, con la dura ascesi dell’amore per Dio e per il prossimo.
Il luogo principale di incontro con Dio, seguendo l’ottica evangelica, è l’ascolto della Parola divina e la comunione eucaristica, che si sviluppa fecondamente come adorazione del Signore Gesù, realmente presente nel Sacramento. Il cardinal Martini fu insuperabile maestro nella nostra Diocesi, con la proposta sistematica della lectio divina e della centralità dell’Eucarestia nella vita della Comunità cristiana e del singolo credente.
Se una persona riuscisse a dedicare a Dio 10 minuti esatti ogni giorno, adorando con amore la presenza di Cristo eucaristica o meditando un brano della parola (o vivendo i due momenti unitamente) significa che:
a) in una settimana dedica al Signore un’ora e dieci minuti
b) in un mese poco più di quattr’ore e mezza
c) in un anno circa due giorni e mezzo
Chi dedica tempo a Dio, in spirito di pura gratuità, secondo la parola del Signore “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21) fa perlomeno tre scoperte:
a) scopre di essere veramente amato da Dio
b) impara ad amare Dio a sua volta (è la sublime e gioiosa esperienza dei mistici)
c) sente ed attua qualche importante cambiamento nella vita: purificazione dai peccati, crescita nelle virtù, maggiore attenzione al prossimo e spirito di servizio, ecc.
Ne vale l’impegno e la fatica, in casa o nella visita in chiesa o dove possiamo: 10 minuti al giorno! Oppure quel tempo che la generosità e l’entusiasmo ci permette.
Buon cammino nel tempo di Pentecoste!

don Angelo