Cari amici di Cuggiono e Castelletto,
nel romanzo “La coscienza di Zeno” il protagonista prende delle decisioni, che sono importantissime per la sua esistenza, ma poi rimanda sempre la loro attuazione, come, per esempio, (non me ne vogliano i fumatori) smettere di fumare. L’obbiettivo è chiaro, ma manca la volontà di perseguirlo e di raggiungerlo.
Anche nella vita spirituale le cose vanno in modo simile. Ci sono delle mete da raggiungere: il Vangelo ce ne propone molte e stupende! Il Signore poi ci ha promesso l’aiuto soprannaturale dello Spirito santo: senza di Lui e senza il suo sostegno non si cammina veramente verso la santità. E ci vuole l’adesione della volontà umana, il libero volere e l’impegno operoso per raggiungere la meta. Naturalmente senza rimandare a domani, ma piuttosto impegnando le migliori energie per raggiungere nel presente lo scopo. Per esempio: la s.Messa domenicale; la preghiera quotidiana; il perdono e la pazienza; le opere buone; ecc.
San Benedetto, come molti fondatori, ha dato ai suoi monaci una regola per raggiungere la meta di una vita ispirata al Vangelo; avere una regola e rispettarla con assiduità è utilissimo non solo per i monaci, ma anche per chiunque, secondo l’antico adagio, che recita: “Tu conserva (rispetta) la regola e la regola conserverà te”. La regola di (buona/cristiana) vita è un aiuto estremamente prezioso ed utile per chi vuole impiegare bene il suo tempo e soprattutto vuole arrivare a raggiungimento di quanto si è prefissato.
Un altro grande cristiano dell’antichità, Evagrio pontico, insegnava a “fare adesso quello che va fatto adesso”: questa scelta aiuta a vincere la pigrizia e l’accidia, rende le persone estremamente operose ed utili ed è il mezzo che permette di raggiungere ottimi risultati negli anni della vita terrena e infine la felicità eterna.
Buon cammino!
don Angelo