Scalare una montagna richiede impegno, costanza, forza di volontà. Normalmente, chi scala una montagna lo fa per potersi gustare la vista della cima, la gioia dell’aver compiuto un’impresa, il guardare il mondo sottostante da un’altra prospettiva. Una prospettiva diversa, proprio come quella dei ragazzi e delle ragazze di III media che lo scorso 11 maggio, in compagnia con tutti i coetanei della Diocesi di Milano e in amicizia con i giovani di Bernate Ticino e Casate, hanno gustato dopo aver ‘scalato’ il Sacro Monte di Varese per il compimento di questo anno di catechesi. Un anno di catechismo segnato dal ‘jump’, il salto, lo slancio nella fede che noi catechisti abbiamo cercato di stimolare, facendogli percepire la bellezza e la sicurezza del ‘punto’ in cui sarebbero atterrati: una fede più matura, forte e convinta. Sono partiti circa in 18 ad inizio salita lo scorso ottobre, erano più di 22 al Sacro Monte di Varese. Perchè camminare nella gioia e nell’amicizia, tra di noi e con il Signore Gesù, è più bello che camminare da soli. Ed invita a chiamare gli amici a partecipare al viaggio. Perché è vero che la preghiera, le riflessioni, le attività, le gite e le chiacchierate hanno formato un gruppo, ma tutti noi siamo parte di una comunità più grande che è data dalle nostre famiglie e dalla nostra parrocchia… una comunità che vogliamo rendere partecipe del percorso dei nostri ‘ragazzi’, con la PROFESSIONE DI FEDE durante la celebrazione delle ore 11 di domenica 2 giugno. Loro professeranno convintamente il Credo in cui tutti noi ci riconosciamo, perchè poi, altri ‘jump’ li attendono e noi, catechisti ed intera comunità, siamo invitati ad accompagnarli.

 
Chiara, Silvia, Vittorio
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