Tutto quello che si potrà fare lo faremo per accompagnare i ragazzi e le ragazze in Avvento e condurli all’incontro con il Signore che viene.

Vogliamo accompagnarli a vivere il Natale con più consapevolezza, con un’apertura degli occhi e del cuore, con lo sguardo rivolto a Gesù che viene, vincendo il buio della paura e della solitudine, con un contatto costante, che si fa proposta, come sempre.

Al centro del tempo di Avvento richiamiamo a partecipare all’Eucaristia. In queste prime fasi del tempo di Avvento, per andare a Messa, occorre compilare un’autodichiarazione che è come un impegno firmato da parte di chi sceglie di uscire di casa per andare incontro al Signore che invita. Bello è il motivo per cui si dichiara di uscire di casa: nel modulo l’opzione da scegliere è “situazione di necessità“. E per un cristiano è proprio così.

Si può vivere bene questo tempo anche vivendo la preghiera in chiesa, in alcuni momenti, in sicurezza; accostandosi al sacramento della riconciliazione; utilizzando il sussidio per la preghiera in famiglia.

Gesù lo si incontra nel volto dell’altro, degli amici, di persone che dimostrano di amare e prendersi cura, dei propri familiari. Noi con sapienza ogni giorno – nel tempo che viviamo – possiamo accorgerci di quanto bene abbiamo intorno a noi e di quanto questo trovi il suo motivo nell’incontro con il Signore. Chiederemo ai ragazzi di mettersi alla ricerca di tutti questi sguardi, di saperli trovare nella vita di tutti i giorni e saperli ricambiare con la stessa intensità.

Faremo il possibile, come comunità educante, nel farci vicini e nel rendere presente il Signore nel tempo che stiamo vivendo, così come ci è concesso di viverlo, ai ragazzi della nostra comunità!