Parrocchia San Giorgio Martire – Cuggiono

Comunicato del consiglio Pastorale sulla vicenda dell’ex-seminarista

 

Con grande sofferenza per quanto accaduto, dopo esserci trovati insieme e confrontati, condividiamo alcune riflessioni sulla vicenda dell’ex-seminarista cuggionese, onde evitare notizie senza fondamento, frutto di fantasia oppure, peggio ancora, false.

 

  1. Il primo sentimento è di profondo dispiacere per quanto avvenuto e di grande vicinanza umana e spirituale alle persone coinvolte in questa faticosa vicenda, in particolare ai genitori ed ai due giovani, così duramente segnati. Comprendiamo il loro dolore, lo sentiamo molto nostro e preghiamo per loro.
  2. Avute le primissime informazioni (a metà gennaio ’21) su questa triste vicenda, avvenuta inizialmente solo sui social, tra dicembre ’20 e gennaio ’21, il parroco ha tempestivamente (nel giro di poche ore) informato di quanto accaduto i genitori della minorenne coinvolta. Su consiglio dell’avvocato della Curia, ha suggerito loro di sporgere denuncia. Chi parla di omertà della Chiesa o di coperture, in questa vicenda, o non è bene informato o mente. La parrocchia ha agito senza indugi, con fermezza e con chiarezza, avendo come scopo la tutela della minore. La discrezione ed il riserbo mantenuti in questi mesi sono stati assolutamente dovuti e motivati dalla privacy della ragazza e dal buon prosieguo delle indagini.
  3. Il giovane è stato immediatamente espulso dal seminario, con la richiesta tassativa di astenersi da qualsiasi tipo di contatto con minori, di persona o sui social. Inoltre doveva trasferirsi, nel giro di pochissimi giorni, in un comune fuori provincia.
  4. Il parroco aveva manifestato a suo tempo le sue perplessità all’ingresso in seminario sia all’interessato che alla guida spirituale, che lo seguiva fuori del seminario. Tuttavia era difficile immaginare che si potesse giungere ad azioni tanto sconsiderate.
  5. Subito dopo l’espulsione del giovane dal seminario sarebbe avvenuto, non all’interno di ambienti parrocchiali, un ulteriore fatto inappropriato (saranno i giudici a valutare la cosa); avutane conoscenza il parroco ha subito, di nuovo, avvisato di persona i genitori della minorenne, che si sono decisi per la denuncia.
  6. Ribadiamo, perché non ci siano incertezze sulla cosa: nessuno dei fatti ipotizzati è avvenuto in oratorio o comunque in ambienti parrocchiali
  7. Il parroco e diversi collaboratori parrocchiali si sono resi disponibili e sono stati interrogati dagli inquirenti, nel corso delle indagini, manifestando la più ampia collaborazione con le forze dell’ordine.
  8. Il giovane in questione non è mai stato responsabile dell’oratorio, nel modo più assoluto e categorico; l’estate scorsa, come da prassi per i seminaristi, ha trascorso alcune settimane a Cuggiono, dove ha seguito un piccolo gruppo di 8 ragazzini, nell’oratorio estivo ’20; come pure non ha mai avuto compiti educativi in parrocchia e non è mai stato collaboratore del parroco, se non con mansioni marginali, meramente organizzative/tecniche.
  9. Il giovane in questione era seminarista diocesano e non va confuso con l’altro giovane seminarista della parrocchia, che si sta serenamente e seriamente formando nello studentato domenicano.

don Angelo e il Consiglio pastorale