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Siamo qui, seduti o inginocchiati, davanti al Signore. È davvero Lui.

Pensiamo…

Tante volte ci hanno detto: “Gesù è morto in croce PER NOI”… ma non capisco proprio… cosa vuol dire? Non è che da quando Lui è morto i problemi del Mondo sono finiti, o le persone hanno smesso di fare peccato!!! Cosa vuol dire “che toglie i peccati del mondo?”

……..

Non è facile da capire, ma adesso lui è lì davanti a noi… e ci hanno detto che quel pezzetto di pane è lui davvero, non è un simbolo. Siamo davanti a Dio.

Voglio capirti Gesù…

Gesù è stato messo in croce perché era una persona scomoda, diceva cose che a molte persone non andavano giù.

Ma lui ha resuscitato un morto… ha guarito moltissime persone… davvero non poteva evitare la croce se lo avesse voluto?

Lui ha SCELTO la croce… ma PERCHE’?

La Bibbia dice che il Signore ci ha creati liberi.

Per il Signore la cosa più importante è la NOSTRA LIBERTA’, le NOSTRE SCELTE. Anche se sbagliate.

Non ci capisco ancora un granchè…

Leggiamo la Parola di Dio:

(Luca 15,11-32) 11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

All’inizio di questa parabola il figlio chiede al padre la parte del patrimonio che gli spetta, gli sta chiedendo l’eredità!!! Ma l’eredità non è mica quella cosa che si ottiene quando una persona MUORE?

Questo figlio sta dicendo al papà: “tu per me sei morto!! Io con te non voglio avere più niente a che fare!!! Non voglio vederti mai più.”

Ragazzi… lo sta mettendo in croce! È come hanno fatto quelli che mettono in croce Gesù: “quello che dici non ci sta bene, non vogliamo più averti tra i piedi.” Anche questo figlio magari aveva dei dissapori con il papà, non gli lasciava fare quello che voleva.

Il Padre però l’eredità gliela da’! La cosa più importante per questo Padre è la libertà del figlio! Le sue scelte!! Il Padre è disposto a salire sulla croce che gli ha procurato suo figlio pur di farlo contento.

Pensiamoci un secondo.

Noi l’abbiamo mai messo in croce Gesù?

Ogni volta che insultiamo qualcuno mettiamo un chiodo sulla mano di Gesù, ogni volta che disubbidiamo… un altro chiodo. Quando tiriamo un calcio a qualcuno, lo prendiamo in giro, ci giriamo dall’altra parte quando sappiamo che ha bisogno di aiuto…

Gesù una volta a detto: “quello che fate al vostro prossimo, lo avete fatto a me”.

I nostri peccati, o meglio le nostre mancanze, sono tutte martellate sui chiodi della croce.

Gesù MUORE PER NOI, perché siamo ANCHE NOI che lo mettiamo in croce!!

Cosa ci facciamo qui allora, in ginocchio, davanti a un’ostia?

Sta per cominciare la Quaresima… Alla fine GESU’ RISORGE!

È questo il punto!!!

Noi lo mettiamo in croce, ma lui risorge… e non è arrabbiato! Ci riaccoglie!! Come fa il Papà della parabola.

Gesù si fa mettere in croce da noi, ma ci dice che anche se lo mettiamo in croce mille volte, lui C’E’! è qui in mezzo a noi! È vivo! Ed è pronto ad ascoltarci o anche a farsi rimettere in croce.

Stiamo qui in silenzio davanti a lui…

Chiediamogli perdono per le martellate che diamo sui suoi chiodi.

Ringraziamolo perché nonostante tutto questo ci AMA e risorge per dircelo!

Myriam e Riccardo