Abbiamo corso su spiagge lunghissime a Santa Monica, abbiamo fatto le star a Hollywood, cercato case in affitto a Beverly Hills, fatto il bagno nell’oceano di Venice Beach. Abbiamo cavalcato la nostra bicicletta nella baia di San Francisco, percorso il Golden Gate Bridge per poi scendere in picchiata nel sole di Sausalito e siamo stati appesi ai tram come veri e propri autoctoni, per arrivare nei punti più alti della città e guardare l’oceano dall’alto della strada più tortuosa del mondo.

Abbiamo percorso oltre 3200 km di strade infinite, osservato la potenza della natura negli alberi giganti del Sequoia National Park, visto orsi, scoiattoli, alci e muli-renna a Yosemite, e poi ancora altre alci per la strada.
Contemplato tramonti indimenticabili dai finestrini.

Abbiamo scalato montagne e scalini, ci siamo arrampicati sulla roccia per arrivare a paesaggi mozzafiato con cascate arcobaleno e a rinfrescare i piedi alla fonte dove l’acqua era gelida.
Abbiamo sentito il caldo quello vero, sulle dune di sabbia della Death Valley e l’aria calda della notte guardando le stelle cadenti nel buio del deserto.

Abbiamo capito quanto gli americani sono megalomani a Las Vegas. Abbiamo ammirato l’immensità del Grand Canyon e cieli azzurri con le nuvole disegnate con i pastelli. Abbiamo dormito in vagoni di treni a Williams durante un temporale, fatto arrampicate al parco del Mojave e fantasticato nei paesini storici lungo la Route 66.

Abbiamo sconfinato tra California, Nevada e Ariziona senza quasi accorgerci. Abbiamo imparato tra le tante cose che ai gradi Fahrenheit togli 32, dividi per 1.8 e trovi i gradi centigradi, che per far paura agli orsi dobbiamo aumentare il nostro volume corporeo o stare tutti vicini, così sembriamo più grandi, che non dobbiamo abbandonare cestini con il cibo, e a stare attenti a serpenti a sonagli, scorpioni, pigne giganti che cadono dagli alberi e agli Tzunami.. e che 4 litri di acqua a testa servono eccome.

Ci siamo ogni giorno affidati al Signore nella Santa Messa prima di metterci in viaggio, prima di ogni partenza nonostante il Sole spesso non fosse ancora sorto. Abbiamo apprezzato i gesti minuziosi e precisi al momento della consacrazione, in contesti forse non sempre usuali ma sempre raccolti e partecipati. Ci siamo stretti le mani a ogni Padre Nostro.

Siamo stati insieme e abbiamo riso e condiviso tantissimo. Ci siamo stancati ma il “forza marmottine” era sempre in agguato per darci il supporto che serviva.. E ora siamo tornati. “Momenti che restano impressi nella mente”, dicono alcuni #hashtag delle foto migliori, e noi non dimenticheremo certo presto quello che i nostri occhi hanno avuto l’opportunità di vedere.. quindi, per tutto questo, grazie!

Alice

California