pretiIeri in duomo l’Arcivescovo ha ordinato sacerdoti 25 diaconi. Sono una classe eterogenea  commenta il rettore del Seminario mons. Maffi. Il più giovane ha 24 anni, mentre due hanno superato i 50. Ma è un gruppo unito dal forte desiderio di comunione e di camminare insieme.

C’è chi è entrato in seminario subito dopo la maturità, chi ha vissuto un’intensa esperienza monacale e chi ha avuto un lungo cammino di discernimento.   Un buon gruppo si è iscritto all’università laureandosi in filosofia, ingegneria, scienze della comunicazione… C’è anche ci, per diversi anni. Ha lavorato come avvocato, architetto, medico ortopedico o di pronto soccorso e chi ha ricoperto la carica di assessore alla cultura al proprio comune.

Questa classe, inoltre, ha eccezionalmente avuto la benedizione di due Pontefici che i diaconi hanno incontrato a Roma nello scorso febbraio durante il tradizionale pellegrinaggio in vista dell’ordinazione.   Di Papa Benedetto vorrei che portassero nel cuore la capacità di saper rendere ragione dei valori che la fede ci dona; di Papa Francesco, invece, la semplicità, l’attenzione alle relazioni personali e il tempo dedicato alla preghiera.

Già ad ottobre i Diaconi hanno ricevuto le loro destinazioni: parrocchie e comunità dove svolgeranno il ministero sacerdotale per altri 5 anni. Due di loro stanno poi svolgendo il loro servizio negli ospedali di Legnano e Varese;   Uno infine, che ha alle spalle un’esperienza lavorativa di 15 anni in ambito educativo, è impegnato nella pastorale dei nomadi a Brugherio.

Se il seminario abbia ben formato questi ragazzi lo diranno la vita e la storia – conclude il Rettore – ma il fatto che la Chiesa gli abbia ritenuti pronti alla missione, è segno che tutti noi educatori abbiamo cercato di camminare con loro sulla strada indicata dal Signore.

Ylenia Spinelli